Per parlare di Miraggio 1938 di Kjell Westo edito da Iperborea, dobbiamo scomodare l’antica definizione di “romanzo borghese”.
La storia è ambientata a Helsinki nel 1938, quando già si intuisce che diverse visioni del mondo stanno per scontarsi: il nazionalsocialismo tedesco, il comunismo sovietico e le democrazie liberali. Di questo, e di molto altro, parlano sei amici scampati alla guerra civile che ha insanguinato la Finlandia venti anni prima. Negli anni sono diventati dei ricchi borghesi, industriali, medici o avvocati: gente benestante che ha saputo accodarsi alla prosperità e al nuovo lifestyle della giovane nazione. Mentre la società, e la politica, si divide tra chi guarda alla Germania baluardo contro la vicina e minacciosa URSS, e chi ha più fiducia nella socialdemocrazia, tutto ciò che riguarda il passato sembra dimenticato, a partire dalle cicatrici di una guerra civile breve ma molto intensa.
Ma in Miraggio 1938 a lato, ed in mezzo a questi uomini, c’è una donna dal passato misterioso, che si svela piano piano. Una donna riservata, corretta, lavoratrice, chiusa in sé stessa per un motivo che si svela pagina dopo pagina, fino allo svelamento finale.
Non tutti conoscono la storia della Finlandia ed i vari riferimenti politici citati, ma questo non ostacola la lettura: alla fine del romanzo è lo stesso Kjell Westo ad avere voluto aggiungere una breve postfazione tesa a, con un taglio più asettico e saggistico, raccontare sia i fatti storici sia spiegare il motivo per cui ha voluto ambientare e mettere in luce sia la Finlandia del 1938 che quella della Guerra Civile del 1917.
Ci sono due ottimi motivi per leggere Miraggio 1938.
Il primo è che si tratta di un libro che a noi italiani può dire molto: andando a scomodare “un passato che non passa” e le lacerazioni di una guerra civile che si cerca di seppellire dietro un nuovo ed improvviso benessere, ci riporta nella situazione italiana degli Anni Cinquanta. Ci sono molte similarità, più di quelle che ci potremmo immaginare.
Inoltre si tratta di una storia di uomini e di donne feriti che compiono un percorso che li porta a rendersi conto dei propri difetti e delle proprie manchevolezze fino a cercare di porci rimedio in qualche maniera.
Una tensione verso un futuro migliore che però deve provare a convivere con l’ombra del passato.