Un mese intero senza libri

Libri nella Libreria Nuova Avventura

Un mese intero senza libri è una cosa bellissima.
Sembra strano che in un anno esistano mesi interi senza libri, ma in realtà ad agosto e dicembre accade proprio questo.

A dicembre non escono nuovi libri, anche se nessuno se ne accorge.

Questo perché settembre, ottobre e novembre sono pieni di nuove pubblicazioni, quelle che in gergo sono le strenne natalizie. E noi siamo così sommersi di nuove uscite nei tre mesi precedenti che non ci accorgiamo che dicembre è un mese intero senza libri, ovverosia un mese in cui non esce niente di nuovo.
Non se ne accorgono i lettori perché invasi dalle nuove uscite, e non se ne accorgono a librai perché, diciamocelo, dicembre è un incrocio tra la Guerra del Vietnam e l’invasione degli Unni.

Anche agosto però è un mese intero senza libri nuovi.

Le case editrici a fine luglio chiudono per riaprire a fine agosto: indicativamente, tra fine luglio e fine agosto, non ci sono nuove uscite.
Questo significa, inoltre, che quando a giugno si trovano articoli come “I migliori libri dell’estate” o “I nostri consigli su cosa leggere quest’estate”, bisogna andarci coi piedi di piombo. Sono infatti bei titoli roboanti ma un po’ fallaci, perché per almeno altri trenta o quaranta giorni ci saranno nuove uscite. Naturalmente è probabile che le case editrici non facciano uscire i loro titoli di punta nella seconda quindicina di luglio, ma il mercato editoriale è così sorprendente che ci possono essere sempre insperati e inaspettati casi editoriali proprio sul finire del mese.
Per questi motivi noi consigliamo I nostri libri per l’estate 2019 ai primi di agosto!

Detto ciò, il bello di agosto, un mese intero senza libri nuovi, è che noi librai possiamo respirare.

Soprattutto, possiamo leggere.
Non siamo assillati dalla nuove uscite, non dobbiamo costantemente essere informati su nuovi titoli e nuove trame, e quindi abbiamo il tempo per goderci la lettura.
“Ah, fai il libraio? Chissà quanto tempo avrai per leggere!”
E invece no.
I librai non hanno tutto questo tempo per leggere quello che vogliono o anche, semplicemente, rileggere cose uscite da un po’ e che sono loro piaciute.

Un mese intero senza libri nuovi per noi significa non essere schiavi delle classifiche e delle novità e poter ripescare titoli del passato che per qualche motivo ci avevano convinto e che abbiamo messo lì, su un ipotetico scaffalino, per poi riprenderli nei momenti di riposo e gustarceli.


È solo grazie a questo mese intero senza libri nuovi che il Libraio con gli Occhiali quest’anno ha potuto leggere Il potere del cane di Don Winslow, pubblicato da Einaudi nel 2009. Soltanto in un momento simile un libraio può andare a leggersi un romanzo pubblicato 10 anni prima e già uscito in economica.
Aveva sentito molto spesso citare questo titolo.
Per dirne una, crediamo sia uno dei libri del cuore di Martino, il direttore editoriale di CasaSirio, la casa editrice di storie che proprio non puoi smettere di raccontare. Leggendolo ci si rende conto che potrebbe anche avere anche plasmato il suo gusto nella scelta di cosa pubblicare.

Se vi piace Breaking Bad, se vi piace Il conte di Montecristo, se vi piace Narcos, se vi piace Il Padrino, se vi piace C’era una volta in America, allora questo romanzo è esattamente quello che vorrete leggere.

Vendetta, intrigo, passione, violenza, dolore, altra violenza, distruzione, violenza così violenta da far sembrare la violenza precedente una passeggiata in un prato a raccogliere ranuncoli, macchinazioni politiche, personaggi mossi da ogni tipo di desiderio: qui c’è tutto questo.
Sullo sfondo un incredibile affresco della storia recente degli Stati Uniti e dell’America Centrale, tra teologia della liberazione, la Guerra alla Droga dell’amministrazione Reagan, Noriega, i sandinisti, lo scandalo Iran-Contras, la mafia italo-americana ed i cartelli della droga boliviani.

Tutto questo è necessario per supportare una trama tesissima e fitta, piena di protagonisti e flashback, che spazia per il continente americano dalla fine degli Anni Settanta alla fine degli Anni Novanta.

In questo è quanto di più possibile simile ai feuilleton dell’Ottocento: pensiamo proprio a Il conte di Montecristo, i cui personaggi si muovevano sullo sfondo della complicata situazione sociale ed economica della Francia durante la Restaurazione.
Il potere del cane di Don Winslow è figlio dei feuilleton dell’Ottocento anche per le dimensioni, da momento che si tratta di un romanzo di oltre 500 pagine.
Soltanto in un mese intero senza libri nuovi un libraio lo può recuperare.

La Libraia invece ha scoperto la saga di Agatha Raisin, pubblicata in Italia quasi dieci anni fa da Astoria, ma uscita nel Regno Unito nei primi Anni Novanta.

Perchè è noto che quando si parla di Regno Unito la Libraia ha già il sorriso sulle labbra, e in questo caso è scoccato il vero amore.
La protagonista di questi romanzi è Agatha Raisin (la vicina di casa che la Libraia vorrebbe avere e di sicuro anche voi dopo averne letto le avventure): donna piena di difetti ma inspiegabilmente irresistibile, che si ritroverà a risolvere casi di omicidio in ogni sua avventura. Il tutto nello splendido scenario delle Cotswolds.
Astoria ha pubblicato le prime ventidue avventure di Agatha, e la Libraia dovrà ritagliarsi del tempo per leggerle tutte.
Perchè sta per finire agosto e inizia la stagione delle nuovo uscite.

Sia chiaro: anche Il potere del cane di Don Winslow dieci anni fa è stato una nuova uscita, e così Agatha Raisin e la quiche letale: lungi da noi demonizzarle.

Però è bello pensare che esista un mese intero senza libri nuovi, quando possiamo tirare il fiato, sdraiarci a bordo piscina, su lettino vista mare, con davanti un prato in alta montagna e passare un pomeriggio a recuperare qualcosa di cui avevamo sempre sentito parlare.
Fingere di essere semplici lettori, in parole povere.

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