I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver

I demoni di Wakenhyrst

I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver pubblicato da Neri Pozza è la storia di un dipinto medievale, è la storia di una palude e di una casa signorile, la storia di una follia e di un omicidio, è la storia di una donna che vive nella sua casa natia senza uscirne per cinquantatre anni.
E nell’anno del covid e del lockdown l’idea di una donna che non esce dalla sua casa per cinquantatre anni mette un po’ i brividi.

Ma I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver pubblicato da Neri Pozza deve mettere i brividi, perchè é uno splendido romanzo gotico nella migliore tradizione letteraria inglese.

Nel romanzo c’è la palude con la nebbia che sale, il maniero isolato, il cimitero di campagna, antiche leggende e infine, naturalmente, la vecchia che vive da sola nella casa isolata.
Infine la cosa più spaventosa de I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver è che, in gran parte, è una storia vera. Dopo il romanzo ci sono quattro pagine di note in cui Michelle Paver ci fa scoprire quali dei molti elementi del romanzo sono reali, seppure presentati con un nome diverso. Ed è bello, dopo avere letto ed essersi immaginati manufatti e luoghi, arrivare alle ultime pagine e poter vedere quali sono gli oggetti o gli ambienti reali dietro il romanzo.

Il romanzo inizia nel 1966: sono gli anni della Swingin London, Mary Quant inventa le minigonne e torna alla ribalta un delitto avvenuto nel 1913. Non vi dico perché, ma improvvisamente le televisioni, i magnati di Hollywood, la stampa sono incuriositi da questa vicenda di un’epoca passata, la cui unica testimone ancora in vita è la vecchia Maud Sterne che da cinquantatre anni vive da sola nella casa luogo dell’atroce delitto.
Dopo questa introduzione, la narrazione si sposta nel 1910: siamo gli spettatori della vita di Edmund Sterne, un possidente che vive nel Suffolk vicino alla Palude di Guthlaf, vicino a una chiesa romanica, e al villaggio di Wakenhyrst. Con lui vive la moglie e la prole, due figli maschi ed una femmina.

Passano gli anni, si avvicendano le stagioni, i figli crescono e osserviamo lo svilupparsi di un gorgo di solitudine, ossessione e follia.

I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver parte piano: ci vuole un po’ perchè la narrazione ingrani.
Dapprima è un affresco interessante e spaventoso di come potesse essere la vita nelle campagne inglesi agli inizi del Novecento. Dimenticatevi Downton Abbey, dimenticate di tutte le cose romantiche di certi film. Edmund Sterne è un ricco possidente che vive in un ambiente gretto e moralmente miserrimo, in mezzo a un mondo dove l’abbruttimento morale e fisico dominano.
Maud, sua figlia, cresce in questa casa: naturale che questo ambiente abbia forti influssi su di lei.
La chiesa parrocchiale di San Guthlaf, un antico santo normanno, diventa abbastanza per caso motore della vicenda, ma su questo sarebbe un peccato dire altro.
Ne I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver pubblicato da Neri Pozza è notevole più che la trama – sappiamo fin dall’inizio esserci stato un delitto terribile legato a questa famiglia – l’ambientazione gotica e il lento sprofondare in un clima psicologico sempre più opprimente e sempre più pauroso.

Per fare un riferimento altissimo a uno dei capisaldi della letteratura gotica, inglese ed ottocentesca, I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver edito da Neri Pozza fa pensare a Giro di vite di Henry James.

Anche in questo caso ci sono pochissimi personaggi: Edmund Sterne, la moglie, la figlia Maud, una parte della servitù.
Come nell’impianto di Giro di vite noi assistiamo al lento svolgimento dei fatti, all’interno di un tempo sospeso. Questo perchè a parte riferimenti a festività o all’avvicendarsi delle stagioni, all’interno della dimora di Sterne non cambia pressochè nulla, e tutto resta uguale, e la narrazione claustrofobica quasi mai si allontana.
C’è la palude con le sue acque mefitiche e le anguille, c’è la nebbia, non ci sono rapporti con il mondo esterno, e le poche volte che ci si sposta, si va in carrozza fino al paese.

I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver edito da Neri Pozza è tutto ambientato in questa casa isolata tra le paludi e la palude stessa è una protagonista delle vicende.

Si tratta di una protagonista silenziosa, oscura e sommamente disinteressata. In un certo senso potremmo azzardare che interagisce – non dico il quale maniera – e osserva. Di certo è presente nella vita e nei ricordi di tutti con la sua aria pesante e con i suoi miasmi ma è del tutto disinteressata alle vicende del singolo.

Tre motivi per leggere I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver pubblicato da Neri Pozza?

Perchè, ora che siamo (di nuovo) chiusi in casa, e viene buio prima, la sera di alza una leggera foschia, quasi una sottile nebbiolina, da un punto di vista visivo ci sembrerà di essere molto vicini alla dimora degli Sterne.
Il secondo perché è il racconto efficace e puntuale di un lento sprofondare nella follia, e sarà sorprendente scoprire questa follia da cosa è mossa e soprattutto cosa genererà un omicidio. La cui realizzazione, come la motivazione, sarà decisamente fuori dagli schemi.

Terzo motivo è per leggere di un inizio Novecento diverso dal solito.

Non è la solita narrazione della pacifica vita di campagna, con le carrozze e il tè dal buon curato: è un mondo sporco, ignorante, gretto e
abbruttito, antitetico rispetto a tantissime rappresentazioni benevoli ricche di nostalgia. È un passato dove i poveri sono proprio miserabili, le classi abbienti completamente disinteressate e neanche si rendono conto di quello che c’è attorno a loro.

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